In linea con “I principi di investimento sostenibile e responsabile dell’ENPAP“ adottati a febbraio scorso, il nostro Ente ha aderito a Climate Action 100+, l’iniziativa dei principali investitori globali per spingere le aziende maggiori produttrici di gas a effetto serra ad intraprendere le azioni necessarie per ridurre queste emissioni e per intervenire positivamente sui cambiamenti climatici.
Le aziende oggetto dell’azione includono i 100 principali “Emettitori di rilevanza sistemica”, che rappresentano i due terzi delle emissioni industriali globali annue, oltre ad altre 60 circa con significative opportunità di transitare verso l’energia pulita.
Gli investitori istituzionali firmatari di questo impegno – consapevoli anche dei rischi che i cambiamenti climatici presentano per i loro valori patrimoniali – sostengono l’Accordo di Parigi e la necessità per il mondo di passare ad un’economia a basse emissioni di carbonio, in linea con l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali.
Attraverso questa iniziativa miriamo, assieme a tutti gli altri sottoscrittori (370 investitori con oltre 35 trilioni di dollari in asset gestiti, a livello mondiale), a spingere le aziende a:
- individuare precise responsabilità dei loro consigli di amministrazione e dei dirigenti nel supervisionare il rischio e le ricadute dei cambiamenti climatici sui risultati aziendali;
- Intraprendere azioni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in linea con l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi centigradi;
- fornire una migliore informazione per consentire agli investitori di valutare la solidità dei piani aziendali rispetto ai diversi scenari climatici e migliorare il loro processo decisionale in materia di investimenti.
L’azione sinergica degli investitori prevede, oltre ad azioni di pressione, il monitoraggio congiunto dei progressi delle aziende verso questi obiettivi.
Riteniamo che, l’impegno assunto assieme agli altri investitori e la collaborazione con le aziende in cui investiamo per sostenere la necessità di una maggiore attenzione al rischio di cambiamento climatico e all’attivazione di strategie aziendali in linea con l’Accordo di Parigi, sia coerente con il nostro dovere nei confronti degli Psicologi italiani e del futuro loro e delle loro famiglie e che potrà contribuire a ridurre i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici.
L’accordo di Parigi è un accordo nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che è stata redatta e concordata da 195 paesi a Parigi alla fine del 2015. L’accordo di Parigi stabilisce un quadro per limitare i pericolosi cambiamenti climatici e si occupa delle emissioni di GHG mitigazione, adattamento e finanza. I suoi obiettivi includono:L’articolo 2.1, lettera a), afferma: “Mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 ° C al di sopra dei livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 ° C al di sopra dei livelli preindustriali”L’articolo 4.1 recita: “Al fine di raggiungere l’obiettivo di temperatura a lungo termine di cui all’articolo 2, le Parti mirano a raggiungere il picco globale delle emissioni di gas a effetto serra il più presto possibile.”Questi obiettivi dovrebbero essere raggiunti “tenendo conto degli imperativi di una giusta transizione della forza lavoro e della creazione di lavoro dignitoso e posti di lavoro di qualità”. |